“SENZA SVILUPPO E’ RIVOLTA”
“il rischio della protesta sociale : allarme dei giovani industriali”


< La nostra posizione si riassume in due tesi: primo, preferenza decisa per l’azione non violenta, accettando le sue inevitabili lentezze; secondo,legittimità della violenza come soluzione estrema per bloccare una azione violenta dalle conseguenze irreparabili (…)>don Giulio Girardi in <Cristiani e marxisti a confronto sulla pace>

La grave situazione politica porta a farci riflettere sulle dichiarazioni del Presidente dei giovani industriali che mettono in luce i difetti di una classe politica PDL e PD incapace di ascoltare le istanze del popolo ed arroccatasi in un “ vergognoso inciucio governativo”, una semplice restaurazione di una cultura dorotea, un ritorno al peggiore passato politico, il cui fine vero appare “< arrivare a forme di governo che si potrebbero definire camaleontiche> Zagrebelsky : attenzione al rischio presidenzialismo ( Repubblica 8 giugno 2013).

Sono molti a convenire che sarebbe difficile pretendere ,ancora oltre, dal popolo un atteggiamento passivo, rassegnato, quietista - che oggi il M5S, SEL ed i Movimenti di base stanno garantendo-; da Esso potrebbe manifestarsi un atteggiamento dinamico, che si propone di agire sulla persona in quanto tale, sulla sua stessa coscienza, e di provocare un cambiamento di mentalità, una <conversione> .

Il tentativo, che attraverso www.calabrialaicitaechiesa.it abbiamo voluto proporre a tanti amici per andare oltre questo PD , si rivolge nella direzione di sollecitare noi stessi a non invecchiarci politicamente ma assieme tradurre in pratica la consapevolezza che una forza riformatrice – se non vuole cessare di essere tale di fatto, al di là delle denominazioni – non può attestarsi sul passato ma deve guardare al futuro seguendo il passo dell’evoluzione storica.
E’ un tentativo da rivolgere soprattutto ai giovani.
In questa difficile fase della nostra storia, in cui la svolta a destra del PD ha investito in modo massiccio l’opinione pubblica ed in cui i pericoli eversivi incombono con una gravità cui sembra non ci si rende conto , occorre farsi carico della mentalità, delle attese e delle speranze dei giovani. Occorre capire la loro insoddisfazione di fronte all’assetto socio-politico in cui questo PD ci costringe a subire.
Occorre tentare di non cadere nell’atteggiamento generazionale di QUEGLI anziani-vecchi da “ rottamare “ che non intendono capire i valori nuovi ed il patrimonio positivo di cui sono portatori le forze giovani.
Occorre non rinunciare alla speranza che ciò possa avvenire
ma perchè avvenga occorrerà battersi .
Sergio Scarpino